La critica di settore definisce il suo approccio stilistico, sia sullo strumento che a livello creativo, “borderline” e di commistione tra le varie influenze stilistiche su cui ha posto la sua attenzione e l’approfondimento di studio. Uno stile compositivo – ed un tocco pianistico nell’esecuzione – che risentono molto di studi e di ascolti classici, che si portano dietro il sapore del lirismo e del romanticismo ottocentesco dei vari Franz Liszt, Pyotr Tchaikovsky, Edvard Grieg, Claude Debussy… e Bill Evans”.
(Recensione del CD in pianosolo “countdown” pubblicata su “All About Jazz”)